Sabato 14 ottobre il sindacato torna in piazza per una giornata di mobilitazione generale e stavolta lo fa unitariamente perché oggi come non mai c'è bisogno di riunire non solo il mondo del lavoro, ma anche chi non si sente rappresentato e non ha fiducia nel futuro.
Non mi riferisco solo ai giovani troppo spesso costretti a emigrare all'estero perché in Italia non hanno prospettive o garanzie di un lavoro stabile, ma anche ai lavoratori che per colpa delle Legge Monti-Fornero vedono sempre più lontano un traguardo pensionistico che è già molto più alto rispetto agli altri Paesi europei.
L'Italia è un Paese al collasso messo in crisi dalle riforme economiche attuate negli ultimi anni e i problemi ricadono anche sull'istruzione e sulla sanità. Sono ormai 12 milioni le persone che nel 2017 hanno rinunciato a cure per motivi economici.
Essere in piazza sarà importante per ribadire con forza le proposte avanzate unitariamente in tema di pensioni, giovani, occupazione e sanità.
PENSIONI
l) Il blocco dell'adeguamento all'aspettativa di vita
previsto per Il 2019 e l'avvio del confronto per una modifica dell'attuale
normativa.
2) Il superamento della disparità di genere delle donne e la
valorizzazione del lavoro di cura.
3) Il sostegno alle future pensioni, che riguarderanno In
particolare i giovani, al fine di aumentare la flessibilità in uscita e
garantire trattamenti dignitosi.
4) Interventi per Il rafforzamento della previdenza
complementare e il rilancio delle adesioni.
5) La separazione della spesa previdenziale da quella
assistenziale.
6) Il ripristino della perequazione dei trattamenti
pensionistici.
7) Nell'ambito delle misure richieste per favorire la
flessibilità In uscita, allargamento della platea del destinatari dell'Ape
sociale e dei benefici per i lavoratori precoci ed emanazione delle disposizioni attuative
affinché vi sia la possibilità di cumulare la contribuzione versata anche nelle
casse del liberi professionisti.
8) La revisione delle norme che prevedono il posticipo del
termine di percezione dei Tfr e dei Tfs nel pubblico Impiego.
9) La verifica della consistenza delle risorse residuate per
l'opzione donna e l'ottava salvaguardia relativa agli esodati, gestendo le
problematiche aperte.
10) La necessità di favorire una rapida approvazione della
legge di riforma della governance degli Enti previdenziali, per realizzare un
sistema efficiente, trasparente e partecipato.
GIOVANI
1) favorire l'ingresso stabile dei giovani nel mercato del
lavoro;
2) aumentare il tasso di occupazione, recuperando i divari
con gli altri paesi europei e riducendo il divario Nord-Sud;
3) sostenere una ripresa che determini anche l'aumento dei
posti di lavoro, di qualità;
4) garantire a tutti l'accesso ai percorsi scolastici e di
istruzione e formazione professionale e favorire il completamento degli studi
di base e la crescita delle specializzazioni come obiettivo strategico per lo sviluppo
economico del Paese.
5) Favorire il lavoro stabile a partire dal contrasto
all'abuso dei tirocini extracurricolari
6) Rafforzare e qualificare l'apprendistato come forma
prevalente di ingresso nel mercato del lavoro, valorizzandone la componente
formativa:
7) Qualificare i percorsi di alternanza scuola lavoro,
sottraendoli alla frammentarietà e promuovendo reti territoriali che sappiano
coinvolgere strutturalmente Istituzioni, sistema scolastico e tessuto produttivo
territoriale;
8) Puntare all'apprendimento permanente, valorizzando
competenze e professionalità e sviluppando un piano nazionale di formazione,
garantendo un sistema di certificazione delle competenze acquisite.
OCCUPAZIONE
1) Avviare, sostenere, rafforzare le politiche attive.
2) Allargare, anche in via transitoria, la durata e le
modalità di utilizzo della cassa integrazione nelle aree di crisi, complesse e
non complesse.
3) Modificare il Fondo di Integrazione Salariale per
renderlo maggiormente fruibile e per dare
certezze di pagamento delle prestazioni al lavoratori
coinvolti.
4) Intervenire, a partire dal casi di maggiore criticità su
durata di Naspi e mobilità, legandola alla fruizione di politiche attive e
sostenendo un rilancio dell'Asdi.
5) Valutare l'introduzione di uno strumento o la
trasformazione di strumenti già in essere per le imprese fino a 5 dipendenti,
oggi prive di ammortizzatori sociali.
6) Riequilibrare costi ed accessibilità della Cassa
Integrazione e dei licenziamenti.
SANITÀ
1) Il progressivo incremento del finanziamento del Sistema
Sanitario Nazionale per allineare il livello di spesa sul PIL alla media degli
altri paesi europei.
2) La predisposizione di uno straordinario piano per la
prevenzione e la promozione di sani stili di vita su cui Investire In termini
di risorse, mettendo a sistema campagne di sensibilizzazione, plani di
prevenzione primaria e secondaria e percorsi di educazione alla salute, allo
sport ed alla buona alimentazione.
3) Immediata eliminazione del superticket Introdotto nel 20ll
che rappresenta un ulteriore costo per le prestazioni di diagnostica e
specialistica.
4) La rimodulazione del sistema di compartecipazione alla
spesa sanitaria per escludere dal pagamento dei ticket i soggetti in condizione
di povertà percettori del reddito d'inclusione;
5) Azioni strutturali mirate a realizzare un equilibrato
rapporto tra strutture ospedaliere e servizi territoriali per avvicinare i
cittadini al presidi di salute:
6) La garanzia dei livelli essenziali in tutto il territorio
nazionale, in ambito sanitario sono noti i problemi di adeguatezza e di
esigibilità del nuovi LEA.
7) Vanno definiti interventi strutturali adeguatamente
finanziati per qualificare i servizi nel Mezzogiorno al fine di ridurre la
mobilità passiva sanitaria (valore attuale 4,154 miliardi di euro).
8) L'introduzione di meccanismi anche di natura organizzativa
per fare fronte al problema delle liste d'attesa al fine di garantire in tutti
i territori l'accesso ai servizi.
9) L'incremento del finanziamento del fondo per la
non-autosufficienza.
10) Un intervento sulla dotazione del personale per
garantire la stabilizzazione e l'adeguatezza degli organici per rendere realmente
esigibili l Livelli Essenziali di Assistenza.
A Brescia il presidio sarà organizzato dalle 9 alle 12 davanti alla Prefettura in Piazza Paolo VI.
A Brescia il presidio sarà organizzato dalle 9 alle 12 davanti alla Prefettura in Piazza Paolo VI.
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