È iniziata la prima esperienza confederale di campo
di volontariato organizzata dalla Cgil Lombardia a Cisliano (Milano) presso il
bene confiscato alla famiglia ‘ndranghetista “Valle”. L’ex ristorante di
proprietà dei “Valle”, o come definito nelle sentenze l’ex “fortino”, ora è
sede della “Libera Masseria” ed è curata da Davide Salluzzo insieme a tanti
giovani ragazzi che hanno ridato vita al luogo. La “Libera Masseria” è nata
grazie all’impegno di tante associazioni e singole persone che nel 2015
decisero di “occupare” lo spazio con lo scopo di non farlo morire in attesa
dell’assegnazione da parte del Comune. L’affidamento è stato fatto, seppur
provvisorio in attesa del termine dei processi, e ora la gestione è a carico di
Caritas e Ucapte.
Attualmente la “Libera Masseria” dispone di piccoli
appartamenti assegnati a persone rimaste senza casa, ma anche di altri spazi
destinati a riunioni e iniziative pubbliche.
Un momento formativo importante che vedrà impegnate
quasi trenta persone in un percorso di formazione e di lavoro. Sì, perché per
apprendere il valore e l’importanza di un bene confiscato non basta conoscere
la storia ed essere bravi teorici, ma è necessario anche sporcarsi le mani e
provare, ognuno con le proprie capacità, a migliorare un bene che deve tornare
una risorsa pubblica.
La prima giornata è stata formativa e la scelta
degli organizzatori è stata quella di cominciare dalle basi ponendo ai campisti
la domanda essenziale per iniziare un percorso antimafioso: «Cos’è la mafia?».
Domani un nuovo post con
il resoconto del giorno in cui ho vestito i panni del piccolo muratore!!
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