dal Giornale di Brescia
di venerdì 14 aprile 2017 (pag.17)
Articolo di Elena Bolpagni
Depositata
la prima raccolta di firme per costituire il comitato referendario
Parte da
Borgosatollo il lungo cammino del referendum provinciale che vedrà la
costituzione del Comitato referendario una volta autenticate
le oltre 300 firme consegnate a Palazzo Broletto a fine marzo.
Il tema è
quello dell’acqua pubblica e lo strumento resta quello del
referendum. La raccolta firme ha dato voce ai cittadini di diversi
comuni, tra cui appunto Borgosatollo, dopo la decisione di una futura
gestione idrica mista. Per avere voce in capitolo sono scesi in campo «Sinistra
per Borgosatollo» e l’associazione «Acqua bene comune». Il
portavoce dell’associazione Andrea Grasso, spiega come «vogliamo
ridare voce a chi non è stato ascoltato, come i chi ai referendum di
giugno 2011 decisero che l’acqua fosse un bene pubblico. La
questione non è passata in Consiglio comunale, tantomeno
in commissione territorio; a settembre abbiamo quindi raccolto una
cinquantina di firme a favore dell’acqua pubblica a Borgosatollo: un
tema sentito dalla popolazione».Da qui l’ulteriore raccolta di firme
per chiedere alle Amministrazioni la delibera del
referendum, che si opporrà alla decisone presa dalla Provincia di
costituire il Gestore unico provinciale Acque Bresciane e che
chiederà ai cittadini di esprimersi sulla volontà di mantenere la
gestione pubblica del servizio idrico.
L’iniziativa
è stata quindi promossa dal Comitato provinciale dell’Acqua pubblica dopo la decisione
dell’assemblea dei sindaci di privatizzarne in parte la gestione.
«C’è una mancanza di democrazia spiega il consigliere
provinciale, Marco Apostoli- non si convocano i sindaci per farli
decidere, dovevano essere incaricati di dibatterne in un
Consiglio comunale, sarebbero stati meno veloci nella decisione, ma
sicuramente più democratici.
Vogliamo
il referendum provinciale: si può rendere l’acqua ancora pubblica».
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