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Le politiche ambientali di Renzi attuate durante i mille giorni del suo Governo sono state disastrose: regali alle compagnie petrolifere e tante promesse mancate. Ecco perché non convincono le promesse dalla California.
Dalla California arriva la svolta green del dimissionario Renzi
che rilancia investimenti sulle energie rinnovabili. Più che il clima
Californiano, il rilancio di Renzi è dettato dalle primarie del partito e
ritorna come un mantra prima di ogni consultazione: prima quando si candidò
Sindaco a Firenze, poi alle primarie del 2012 quando sfidò Bersani, ancora nel
febbraio 2014 in occasione della presentazione del suo Governo e ora in vista
del prossimo congresso.
Credere alle promesse di Renzi è però impossibile perché le
politiche ambientali attuate dal suo Governo sono state disastrose e negative.
Ripercorro di seguito le principali misure attuate:
- la prima legge che ha fatto infuriare gli ambientalisti è
stata lo "Spalma Inventivi" del 7 agosto 2014 che ha tagliato
retroattivamente i sussidi agli operatori del fotovoltaico a favore delle
piccole e medie imprese. Un taglio che ha contribuito a far diminuire
l'interesse degli investitori, altro che articolo 18;
- il 12 settembre 2014 arriva lo "Sblocca-Italia" che
tra i vari punti toglieva alle Regioni e dava a Roma il potere di rilasciare le
autorizzazioni per le nuove attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi
nel Mediterraneo:
- la norma sulle trivelle fu oggetto di referendum abrogativo per
il quale lo stesso Renzi si mosse attivamente, ma per invocare l'astensione
dichiarando che l'astensione a un referendum che ha il quorum è una posizione
sacrosanta e legittima;
- altro provvedimento fu la legge sugli Ecoreati che, nonostante
l'approvazione generale, non contemplava il divieto all'utilizzo
dell'air-gun, tecnica che prevede esplosioni ad aria compressa per la
ricerca di idrocarburi in mare.
- e infine un regalo prezioso alle compagnie petrolifere
contenuto nella risoluzione numero 3 del Dipartimento delle Finanze che
stabilì che per le piattaforme di trivellazione le compagnie non devono pagare
Imu e Tasi, andando contro anche alla sentenza del 24 febbraio 2016 della Corte
di Cassazione che accoglieva il ricorso del Comune di Pineto e ribadiva
l'obbligo del pagamento.
Insomma, per Renzi le energie
alternative sono un po' come un vestito elegante da rispolverare in vista delle
grandi occasioni e niente di più. Le politiche attuate durante i famosi mille
giorni parlano chiaro e raccontano bene come le tematiche ambientali non siano
mai state una priorità.