Ghedi,
paese della Bassa Bresciana già noto per la presenza di bombe atomiche presso l’aeroporto
militare, negli ultimi giorni è salito alla ribalta per un fatto di cronaca che
ha avuto come vittima un trentenne in seguito a una rapina in appartamento.
Tre
ladri, nel tentativo di rapinare un’abitazione, sono stati scoperti dal
proprietario e dal nipote trentenne che è stato aggredito e ferito gravemente
alla testa.
Degli
aggressori, attualmente in fuga e ricercati dalle forze dell’ordine, non si
conoscono le generalità e di conseguenza nemmeno la nazionalità. La stampa
locale scrive che si tratta di presunti slavi, ma precisamente cosa s’intende
per presunti? E poi, da cosa è stato capito che fossero slavi?
Nonostante
i dettagli non siano quindi noti, l’associazione xenofoba, razzista e
identitaria “Brescia ai bresciani”, mascherata come associazione apartitica e
apolitica, ha indetto una manifestazione a Ghedi dal titolo: “Alziamo la testa.
Manifestazione per la sicurezza”.
Basta leggere i giornali e osservare quanto
sta accadendo per notare il clima di forte paura e odio che sta invadendo l’Europa
e ora gli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump. Riteniamo che un sano ruolo
civico debba imporre di smorzare gli animi e non alimentari inutili tensioni e
paure, a maggior ragione nella giornata della memoria nella quale si ricordano
le vittime dell’Olocausto.
La
manifestazione indetta dall’associazione “Brescia ai bresciani” è chiaramente un’intimazione
alla all’odio che non può essere tollerata, accettata e autorizzata.
Per
queste ragioni auspichiamo che il Prefetto di Brescia, garante delle sicurezza,
quella vera, di tutti i cittadini bresciani, neghi l’autorizzazione alla
manifestazione e che si adoperi per incentivare un clima sereno e pacifico.
Sinistra Per Borgosatollo
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