Scrivo questo post perché molti cittadini hanno manifestato la
loro preoccupazione dopo i recenti articoli usciti sulla stampa locale relativi
agli orti sociali. È doveroso precisare che, a oggi, il Comune non ha vinto e i
cittadini non hanno perso perché nessuna sentenza è stata ancora emessa.
Il TAR di Brescia si è limitato ha respingere una richiesta di
sospensiva chiesta con un rito particolarmente speciale, vale a dire la
sospensione ordinata da un solo giudice (il giudice monocratico) e senza il
contraddittorio con le controparti. La valutazione della sospensiva vera e
propria dovrà avvenire, come succede sempre, davanti al TAR in forma collegiale
composto da tre giudici.
Il giudice ha motivato la sua decisione dicendo che bisogna capire
il tipo di lavori e quanto gli orti stravolgeranno l'attuale stato del parco.
Il giudizio vero e proprio sulla sospensiva, quindi, si terrà
mercoledì 21 settembre davanti al collegio del TAR che valuterà nel merito la
richiesta, anche a fronte di una serie di documenti prodotti in questi giorni.
Il ricorso al TAR e la questione orti sociali sono ben più ampi
e molto hanno a che fare con il modo di operare da parte dell’attuale
Amministrazione. È per questo che come membro del Comitato “Il parco di tutti
non si tocca” e come ricorrente al TAR, esprimo la felicità di tutto il gruppo per
essere riusciti a portare all’attenzione di tutta la cittadinanza un tema che l’Amministrazione
ha provato a far passare come una ripicca di quartiere e di poche persone.
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