di sabato 2
4 settembre (pag. 27)
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Articolo di Valerio Morabito
BORGOSATOLLO. Gazebo in difesa dell'acqua pubblica e chiamata alle armi: il movimento cresce
«Sinistra per Borgosatollo» è scesa in piazza per difendere l'acqua pubblica. Ennesima iniziativa dopo che i militanti hanno avviato nei giorni scorsi una raccolta di firme contro «la decisione dell'Assemblea dei sindaci, presa il 9 ottobre 2015, di privatizzare la gestione dell'acqua». Per l'esattezza si tratterebbe di un sistema misto con una partecipazione privata al 40%. È questo ciò che contesta la sinistra di Borgosatollo, «perché l'entrata di un privato nella gestione significherà un rincaro sicuro dei costi per potergli garantire un profitto». Attraverso un gazebo il movimento ha portato in piazza le proprie ragioni, incontrando i cittadini. L'INIZIATIVA è stata promossa dal Comitato provinciale dell'acqua pubblica e «la partecipazione dei cittadini è stata soddisfacente», ha precisato Andrea Grasso, portavoce di «Sinistra Per Borgosatollo». «Ciò dimostra che le persone vogliono riappropriarsi della politica, quella sana e con la P maiuscola, che dialoga con la gente, tra la gente. Alcune firme sono arrivate anche da cittadini residenti a Montirone e Ghedi, venuti a firmare in sostegno alla causa. Un segnale importante per un progetto di sinistra che vuole difendere il territorio, ma senza alcun confine, consapevole che non ci si può estraniare da tutto quello che accade intorno a noi».Nella mattinata in piazza, però, l'esponente della sinistra di Borgosatollo ha lanciato una frecciata alla giunta comunale: «L'unica nota stonata è stata la mancata partecipazione dell'attuale amministrazione, i cui membri, durante la campagna referendaria del 2011, parteciparono alla raccolta firme e ora, dopo essere stati eletti, sembra abbiano dimenticato quell'esperienza».Ma il gazebo di «Sinistra per Borgosatollo» non è servito soltanto a raccogliere le firme in difesa dell'acqua pubblica: ha funzionato infatti come punto di partenza per creare in paese un circolo di «Sinistra Italiana» nel quale dovrebbero confluire gli scontenti del Partito Democratico e gli ex Sel. «Il gazebo è stato il primo passo, ma stiamo lavorando per costituire un vero e proprio circolo di Sinistra Italiana», ha concluso Grasso.
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