Qualche
sera fa, alcuni cittadini borgosatollesi hanno organizzato un'iniziativa in
ricordo di Roberto Terzi, ex sindaco di Borgosatollo, prematuramente scomparso
nel 2004. Roberto Terzi aveva una concezione della politica come servizio alle
persone e fu tra i primi obiettori di coscienza della provincia di Brescia (per
questo dovette scontare un mese di carcere a Peschiera). Il ricordo di Roberto è stata
un'occasione interessante per riunire cittadini attivi sul territorio ed
elaborare una discussione politica su temi locali.
Causa
lavoro ho potuto assistere a pochi interventi, ma alcune considerazioni mi sono
comunque apparse evidenti e vorrei condividerle.
Gli
interventi che ho ascoltato si basavano principalmente su tre/quattro
argomenti: la partecipazione della cittadinanza alla vita politica del Paese,
l'operato dell'attuale Amministrazione, come sostenerla e infine l'instancabile
tormento del centro sportivo.
Commento
con ordine iniziando dalla partecipazione della cittadinanza, sempre meno
presente e meno attenta. Il problema non può sicuramente essere circoscritto
solo a Borgosatollo, è di respiro nazionale e ha radici nella crisi economica e
dei partiti ma ciò che più mi ha preoccupato durante la riunione è stata la
totale assenza di giovani sotto i trent'anni. Non me ne vogliano i Senior, non
è mia intenzione riempirmi la bocca di slogan sulla rottamazione, però
l'assenza di nuove generazioni è molto grave. Sento spesso dire che i giovani
sono il futuro e che gran parte del lavoro è svolto per loro, ma in concreto
quali strategie sono adottate per avvicinare i giovani alla vita pubblica del
Paese e all'importanza del bene comune? Gli oratori sono rimasti l'ultimo
baluardo di aggregazione giovanile, ma chi pensa a chi non li frequenta?
La
questione dell'operato dell'attuale Amministrazione comunale e come sostenerla
mi hanno trovato in disaccordo con i pareri espressi. Sì perché nonostante
l'abbia votata e nonostante l'opposizione in Consiglio comunale sia
rappresentata dalla Lega Nord, non trovo il nesso per essere necessariamente
d'accordo con le sue scelte. In Paese manca un gruppo di pensiero politico che
ragioni sulle scelte importanti per Borgosatollo, ma non condivido il che le
scelte della Giunta debbano necessariamente essere sostenute.
Quarto e
ultimo punto riguarda la questione centro sportivo che occupa, pesantemente,
tutte le riunioni politiche che si svolgono in Paese. Pur non essendo il tema all'ordine
del giorno, c'è sempre chi racconta la sua versione di come fu decisa la sua
costruzione esponendo la sua contrarietà alle scelte allora attuate. Penso che
se si vogliano avvicinare cittadini e soprattutto giovani, occorra iniziare a
pensare all'attuale fase politica. Ormai il centro sportivo c'è e non ho
bisogno di sapere come si svolsero le votazioni vent'anni fa, piuttosto
m'interessa come farlo funzionare al meglio adesso.
Fare
politica a Borgosatollo è possibile e c'è un grande spazio di azione lasciato
colpevolmente vuoto dall'opposizione disunita e male organizzata, e dal
distacco dai cittadini da parte della maggioranza troppo impegnata ad
amministrare. Per carità, amministrare un Comune richiede tempo, ma per farlo
bene non serve solo essere dei bravi ragionieri, occorre anche mantenere un
saldo collegamento con il territorio, responsabilizzare alcune persone affinché
tengano i rapporti con la cittadinanza, ma tutto ciò non si è verificato.
I
rappresentanti dell'Amministrazione dicono che il gruppo è aperto ma ciò che si
nota è un gruppo chiuso a riccio che apre le porte solo per ascoltare i pareri
più vicini.
Da cittadino di Borgosatollo e da membro della Commissione II in
qualità di rappresentante dei cittadini, rinnovo la mia disponibilità a
lavorare per il bene di Borgosatollo e dei suoi abitanti, ma senza obblighi o
doveri nei confronti di nessuno.
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