Sono passati sessant'anni dal gesto tanto semplice quanto
rivoluzionario di Rosa Parks che l'1 dicembre del 1955 in Alabama, salì su un
autobus per tornare a casa dal proprio lavoro e, non trovando altri posti
liberi, si sedette dietro la fila riservata ai soli passeggeri bianchi.
In quegli anni la segregazione era legale in molti paesi degli
Stati Uniti e in virtù di questo, un passeggero di "colore bianco"
chiese a Rosa Parks di alzarsi. Rosa Parks rifiutò di alzarsi. Il conducente
decise di fermare l’autobus e di chiamare la polizia, che arrestò Rosa Parks
per condotta impropria e violazione delle norme cittadine.
Involontariamente, il gesto della donna scatenò una serie di
proteste guidate da Martin Luther King che suggerì di boicottare i mezzi
pubblici.
Nel 1956, un anno dopo il caso di Rosa Parks, una sentenza della
Corte Suprema statunitense dichiarò incostituzionale la segregazione razziale
nei mezzi pubblici, che fu quindi abolita. Nel 1964 il presidente Lyndon
Johnson fece approvare il Civil Rights Act e il Voting Right Acts, ponendo
definitivamente fine alla segregazione in tutti gli Stati Uniti.
Negli anni successivi, grazie al suo gesto, Rosa Parks fu soprannominata
The Mother of the Civil Rights Movement.
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