Il gioco
d’azzardo e l’utilizzo sfrenato delle slot machine sono sempre più presenti
nella vita degli italiani. Complice anche la crisi, il fenomeno non tende a
diminuire, anzi, aumenta sempre di più tanto che nel 2013 la ludopatia, o gioco
d’azzardo patologico, è stata inquadrata nella categoria delle cosiddette
"dipendenze comportamentali" all’interno del “Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali”.
Nonostante
ciò, il mercato del gioco d’azzardo sembra non arrestarsi, ma soprattutto non ci
sono prese di posizione nette da parte del Governo. In Parlamento, per esempio,
sarebbero stati presentati degli emendamenti che prevedono che una parte degli
incassi delle slot sia destinata agli enti locali in misura proporzionale al
numero dei punti di raccolta del gioco presenti sul loro territorio.
Sebbene
la ludopatia sia ormai riconosciuta come malattia, a livello nazionale mancano
azioni concrete e importanti per contrastare il fenomeno, lasciando agli enti
locali l’arduo compito di arginare il problema.
Soltanto
nel Comune di Borgosatollo, secondo quanto riportano i dati del servizio
statistico del Comune di Brescia riguardanti il gioco d’azzardo, nel 2012 sono
stati raccolti dalle slot 4,5 milioni di euro che diviso per la popolazione fa
una raccolta pro-capite di quasi 500€, pari alla pressione tributaria dello
stesso anno. I dati già gravi lo diventano ancor di più se paragonati ad altri
Comuni bresciani con un maggior numero di abitanti, ma un con un ricavo dalle
slot minore.
La
notizia che il Comune di Borgosatollo è capofila e vincitore con altri Paesi di
un bando proprio per combattere il gioco d’azzardo è positiva, ma servirà
lavorare intensamente, anche oltre la durata del bando che scadrà nell’agosto
del 2016, per disincentivare la diffusione e l’utilizzo delle slot machine. Il
primo passo sarà applicare una normativa regionale che prevede un’esenzione
parziale dell’IRAP per gli esercenti che non hanno slot e un aggravamento per
chi le possiede. Il secondo passo, ma non per questo meno importante, sarà
creare e diffondere una cultura diversa già dalle prime classi delle elementari
per insegnargli che esistono valori più importanti del denaro. I bambini
ascoltano e imparano molto, per questo nel loro percorso di crescita
scolastica, civica e umana, occorrerà organizzare un piano educativo che li
accompagni durante tutto il percorso scolastico.
La
strada è sicuramente in salita e difficile ma occorre che in primis i Comuni si
adoperino rinunciando a incassi facili pur di salvaguardare la salute dei
propri concittadini.
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