La vita è fatta dalle nostre
scelte, o dal destino per chi ci crede, ma alla fine siamo sempre noi gli
autori della nostra storia. Ci sono scelte semplici che si fanno al volo
cogliendo l'occasione e altre che invece sono più difficili, sulle quali ci si
sofferma a riflettere e pensare a lungo, anche dei giorni se necessario.
Ho fatto questa premessa perché
quest'estate ho maturato una scelta difficile e sofferta: lasciare la Rete
Antimafia di Brescia. Difficile perché gli ultimi cinque anni della mia vita li
ho trascorsi, tra le altre cose, a far conoscere l'associazione e il lavoro quotidianamente svolto, attraversando quasi tutta la
provincia e la Lombardia. Difficile perché
la Rete Antimafia l'ho vista nascere, nell'ottobre del 2010, colorando lo
striscione ufficiale dell'associazione e partecipando al primo presidio
organizzato davanti al Tribunale di Brescia.
Sono state svolte tante attività,
ho girato molti paesi bresciani, ho conosciuto molte persone e soprattutto ho
imparato molto.
La vita, oltre a essere fatta da
scelte, è anche composta di diversi percorsi che non sempre sono infiniti, ma a
volte terminano per lasciare spazio a nuovi orizzonti.
L'abbandono della Rete Antimafia
di Brescia, però, non vuol dire che abbia deciso di smettere di svolgere
attività antimafia. Credo fortemente in quest'attività che oramai non si tratta
più di passione, bensì di stile di vita. Ai tanti dibattiti e incontri ai quali
ho partecipato, ho avuto il piacere di parlare con moltissime persone di tutte
le età ed è proprio con loro che sento di aver stretto un patto che non posso
non mantenere: continuare a combattere la cultura mafiosa, sostenere le vittime
di mafia e trasmettere la speranza che la mafia si può sconfiggere con l'impegno
quotidiano di ognuno di noi.
Continuerò a fare antimafia perché
non mi basta lottare per un futuro migliore, io voglio che sia migliore anche
il mio presente, che poi è quello di tutti.
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