Il popolo è sovrano e ieri il popolo greco l'ha dimostrato. I greci hanno votato no, OKI in greco, alle proposte avanzate dai creditori e alle politiche di austerità che da cinque anni a questa parte si sono abbattute sulla Grecia facendola sprofondare in uno stato di povertà. Politiche sbagliate che hanno portato la Grecia ad avere più della metà dei giovani disoccupati, carenza di cibo e farmaci e aumento dei suicidi solo per citare alcuni drammatici esempi.
La democrazia nasce in Grecia e solo dalla Grecia poteva arrivare una forte risposta all'Europa del rigore e delle banche.
Non era un referendum per l'uscita dall'euro ma un consultazione democratica per dire sì all'Europa dei popoli, a favore della solidarietà e contro le politiche di austerità.
Ha prevalso un'altra idea di Europa, per questo la vittoria del no rappresenta un punto di svolta per tutti i cittadini europei che credono in Europa fondata sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale.
Dalla Grecia e dai greci impariamo anche un'altra cosa, la dignità e la responsabilità politica. Ce lo insegna Varoufakis che s'è dimesso da Ministro dell'Economia da vincitore per facilitare Tsipras nei negoziati. In Italia non si è abituati a dimettersi dopo le sconfitte, figuriamoci dopo le vittorie. Varoufakis, insieme a Tsipras, è stato uno dei più forti sostenitori del referendum e ora, per il bene pubblico della Grecia e del suo popolo, preferisce farsi da parte così da non dare più alibi all'Europa dei poteri forti che non vuole trattare.
Credo cha dal referendum greco dobbiamo imparare che un'Europa diversa può e deve esistere, dobbiamo imparare che quando il popolo è chiamato alla partecipazione la risposta è forte, e infine dobbiamo imparare che il bene pubblico viene prima di qualsiasi altra cosa.
La democrazia nasce in Grecia e solo dalla Grecia poteva arrivare una forte risposta all'Europa del rigore e delle banche.
Non era un referendum per l'uscita dall'euro ma un consultazione democratica per dire sì all'Europa dei popoli, a favore della solidarietà e contro le politiche di austerità.
Ha prevalso un'altra idea di Europa, per questo la vittoria del no rappresenta un punto di svolta per tutti i cittadini europei che credono in Europa fondata sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale.
Dalla Grecia e dai greci impariamo anche un'altra cosa, la dignità e la responsabilità politica. Ce lo insegna Varoufakis che s'è dimesso da Ministro dell'Economia da vincitore per facilitare Tsipras nei negoziati. In Italia non si è abituati a dimettersi dopo le sconfitte, figuriamoci dopo le vittorie. Varoufakis, insieme a Tsipras, è stato uno dei più forti sostenitori del referendum e ora, per il bene pubblico della Grecia e del suo popolo, preferisce farsi da parte così da non dare più alibi all'Europa dei poteri forti che non vuole trattare.
Credo cha dal referendum greco dobbiamo imparare che un'Europa diversa può e deve esistere, dobbiamo imparare che quando il popolo è chiamato alla partecipazione la risposta è forte, e infine dobbiamo imparare che il bene pubblico viene prima di qualsiasi altra cosa.
Nessun commento:
Posta un commento