pianta di kaki al Museo S. Giulia |
Oggi ricorre il triste anniversario del lancio della bomba
atomica sulla città di Hiroshima. La bomba venne sganciata alle 8:16 e 8
secondi e provocò circa 60.175 morti saliti a 100.000 negli anni seguenti
a causa delle radiazioni con 180 000 persone sfollate ed alcune poi morte,
negli anni successivi, a seguito delle radiazioni.
Nel 2002 gli hibakusha (i colpiti dalle radiazioni
del fallout nucleare), nonostante i 57 anni trascorsi, erano 285.000.
Tre giorni dopo gli Stati Uniti sganciarono un secondo ordigno
nucleare sulla città di Ngasaki che provocò circa 40
000 dei 240 000 residenti a Nagasaki vennero uccisi
all'istante, e oltre 55 000 rimasero feriti. Il numero totale degli
abitanti uccisi viene comunque valutato intorno alle 80 000 persone,
incluse quelle esposte alle radiazioni nei mesi seguenti. Tra le
persone presenti a Nagasaki il 9 agosto vi era anche un ristretto numero di
sopravvissuti di Hiroshima.
Questo pomeriggio Brescia, presso il cortile del Museo di
Santa Giulia, ha voluto ricordare le vittime dei bombardamenti atomici del
6 e del 9 agosto 1945 sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki con una
recita teatrale di Chiara Bazoli attraverso la quale ha raccontato la
bellissima storia di Misaki, figlia della pianta di kaki che si è salvata dalla
bomba atomica.
Esercitare il ricordo è importante e istruttivo e serve a far
sì che certe atrocità non si ripetano mai più.
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