La sfida che attendeva la Lista Tsipras e tutte le forze di
sinistra che la sostenevano é stata molto difficile ma possiamo dire che é
stata vinta. Sì perché, seppur grazie a pochi decimali, la soglia di
sbarramento del 4% per essere eletti in Europa é stata superata. L'esito finale
è stato del 4,03% ovvero 1.108.457 voti, anzi, attestati
di fiducia perché in pochi credevano veramente a questo risultato e
anche tutti i sondaggi e le varie previsioni di voti davano la lista per
sconfitta in partenza.
Fortunatamente é andata diversamente e in Europa anche l'Italia
porterà il suo contributo per la costruzione di una nuova sinistra.
Sì perché se la prima difficoltà di superare lo sbarramento
é stata superata, ora c'è da affrontare la seconda, quella forse più difficile
ma altrettanto avvincente: costruire la Sinistra".
Tra gli obiettivi che la Lista si proponeva c'era proprio
l'unità della sinistra, un obiettivo che s'é dimostrato raggiungibile dopo il risultato
delle urne. Grazie alla Lista Tsipras s'é capito che ci sono ancora tante
persone vogliose di Sinistra ma che in questi anni si sono smarrite e hanno
perso fiducia nella politica a causa di tanti motivi e anche colpe della
Sinistra italiana. L'esito delle europee ha evidenziato, inoltre, come
l'unire le forze e il lavorare insieme portino a ottenere dei
risultati significativi sia dal punto di vista numerico sia dal punto di
vista rappresentativo. Ora, il milione di cittadini che ha votato per Tsipras
può sentori rappresentato da tre eurodeputati e non ha visto il suo voto
disperso tra le risicate percentuali di tanti partiti. Ritengo che
l'esperimento della Lista Tsipras sia stato importantissimo e mi
auguro che la costruzione di una nuova sinistra possa partire proprio da questa
esperienza.
Per tutte le ragioni espresse, ho deciso di sottoscrivere con
convinzione all'appello per non sciogliere i comitati di Tsipras e per
costruire la Sinistra unita, promosso da "ESSE".
Il testo dell'appello lo trovate di seguito oppure sul blog di ESSE.
Questo è il tempo.
Il compito della Sinistra italiana è costruire, ora, un nuovo
progetto costituente.
Il risultato della lista dell’Altra Europa dice che esiste uno
spazio vero per una sinistra moderna, europea, rinnovata, unita e forte. Non
minoritaria, non residuale e non nostalgica, alternativa al Partito democratico
e alle larghe intese promosse in questi anni. Alternativo e, allo stesso tempo,
capace di proporre un proprio programma di governo e di cambiamento: radicale e
di governo, come ci insegnano tutte le esperienze della sinistra alternativa
nel campo europeo.
I contemporanei risultati elettorali delle elezioni
amministrative confermano che quando le diverse liste della sinistra corrono da
sole perdono forza, credibilità, prospettiva. Per questo gli attuali partiti
esistenti non sono sufficienti e a loro rivolgiamo l’appello a mettersi in
discussione, ad anteporre il bene comune alla salvaguardia dei rispettivi
recinti, per ricostruire finalmente un soggetto dentro il quale vivano nuove
energie e relazioni inutilmente e colpevolmente lacerate in questi anni.
Allo stesso tempo, ci rivolgiamo ai comitati territoriali e a
chi ha reso possibile l’esperienza della lista Tsipras, perché continuino il
percorso intrapreso e diano corpo e gambe al soggetto che deve nascere,
necessariamente, sulla spinta dell’esperienza delle elezioni Europee.
A tutti loro chiediamo di convocare – entro la fine di giugno –
un grande appuntamento nazionale. Perché questo è il tempo e il compito che ci
attende è davvero grande.
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