sabato 29 settembre 2012

Anche adesso sono tutti uguali?



scritto per nonmifermo

I costi della politica tra le spese folli di alcuni parlamentari e consiglieri e gli sperperi di denaro pubblico da parte di Regioni, Province e Comuni sono ormai, giustamente, oggetto di grande attenzione da parte dei cittadini. Nonostante questo, dalla politica non arriva nessun segnale. Nessun abbassamento degli stipendi, nessun ridimensionamento dei rimborsi elettorali. Solo nell’ultimo anno abbiamo letto sui giornali numerose vicende legate allo spreco di denaro pubblico. Basti pensare alla vicenda della Lega Nord che utilizzava i propri rimborsi elettorali per ristrutturare la casa di Umberto Bossi o per pagare le rate universitarie dei figli Renzo e Riccardo (soldi veramente buttati visto gli esiti), lo scandalo della sanità lombarda (176 milioni di euro in soli tre anni alle cliniche private, 84 al San Raffaele e alla Maugeri) e per ultimo il caso della Regione Lazio, tra i toga party e le spartizioni gestite a tavolino dall’ex capogruppo del Pdl, Franco Fiorito (tutto a insaputa della Presidente Polverini eh). Accade poi in Regione Lombardia che alcuni partiti (Pd, Pdl e Lega Nord) non vogliano mostrare le carte e le spese sostenute dai rispettivi gruppi consiliari motivando la loro scelta, nel caso della Lega Nord, con un bel: “Come spendiamo i nostri soldi sono cazzi nostri” (parole pronunciate dal capogruppo leghista al Pirellone, Stefano Galli). Ora, naturalmente, verrebbe da dire che sono tutti uguali, che i politici devono andarsene, che rubano tutti e che è ora di finirla. Però non sempre tutti sono uguali perché su 7 gruppi consiliari presenti in Regione Lombardia, due non sono poi così tanto uguali agli altri, così decidono di cambiare passo e mostrare ai cittadini la loro trasparenza. Quei partiti sono Sinistra Ecologia Libertà e l’Italia dei Valori che hanno deciso di mostrare al Fatto Quotidiano tutte le spese sostenute dai rispettivi gruppi consiliari senza alcun timore di essere malgiudicati e di ricevere qualche controllo da parte della Guardia di Finanza. E’ giunto il momento che la politica, e i politici, onorino i propri impegni presi con i cittadini italiani e comincino a rispettare le regole e ad essere onesti e trasparenti. Qualcuno ha già cominciato a farlo e come dice il Consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Giulio Cavalli, “il gioco per cui se tutti sono ladri alla fine nessuno è ladro è un gioco antico e allora vale la pena rivendicarle, le differenze.

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