Poco più di un anno fa, precisamente domenica 3 luglio 2011, ho pubblicato il mio primo articolo sul blog. L'articolo (che potete leggere qui) riguardava la gestione dei rifiuti con il sistema della calotta elettronica adottato dall'amministrazione comunale di Borgosatollo.
In quell'articolo ero stato critico nei confronti della scelta adottata dalla maggioranza ed ora, a distanza di un anno, noto con enorme dispiacere che il mio ragionamento non era per nulla sbagliato.
Il sistema della calotta elettronica posta sopra i cassonetti avrebbe dovuto portare ad una riduzione della tassa rifiuti, invece a Borgosatollo s'è registrato un aumento da record: +16%.
Il 5% è da attribuire all'aumento voluto dalla Provincia di Brescia (aumento per tutti i comuni bresciani e non solo per Borgosatollo) e il 3% all'aumento dell'ISTAT (anche questo aumento non è solo per Borgosatollo). Ma il restante 8% da dove viene? E' da attribuire ad una scelta sconsiderata dell'amministrazione comunale che ha dimostrato anche di non possedere grande lungimiranza e poco senso strategico. Secondo l'Assessore al Bilancio, nonchè Vice Sindaco, Giampietro Venturini, l'8% di aumento è da attribuire al fatto che il costo delle calotte, circa 90.000€, anzichè essere pagati ad Aprica (gestore del servizio) a scaglioni nell'arco di più anni, saranno pagati in soli due anni, in modo tale da garantire maggiori risparmi negli futuri. Una scelta che, visto il periodo (crisi, aumenti costanti della benzina, imu, ecc.), personalmente ritengo poco responsabile.
Qualcuno dirà che era necessario agire perché l'Unione Europea ce lo impone. Parzialmente vero. Infatti basta leggere la Direttiva 2008/98/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive all'articolo 11, riutilizzo e riciclaggio. Esistono sì dei limiti da rispettare ed è giusto attivarsi per rispettarli ma per ottemperare a tali limiti, 50% del peso entro il 2015 e 70% del peso entro il 2020, ci si poteva ragionare con calma valutando meglio più soluzioni. Quindi non capisco perchè tutta questa fretta di pagare 90.000€ in due anni soprattuto se l'accordo con Aprica scade proprio tra due anni.
Inoltre con il sistema della calotta non è possibile verificare la percentuale di conferimento in quanto il camion dei rifiuti carica l'immondizia di più comuni e una volta giunto alla fase di scarico, ovviamente, non è possibile sapere da quale comune proviene ogni singolo sacchetto. Quindi come faccio a sapere se stiamo rispettando i parametri imposti dall'Unione Europea? Non posso.
Il calcolo della percentuale della raccolta differenziata non può avvenire con esattezza anche perché molti cittadini preferiscono gettare i rifiuti nei cassonetti dei alcuni comuni limitrofi che hanno ancora i cassonetti "liberi" anzichè separare correttamente la spazzatura. Qualche mese fa, infatti, il Comune di Brescia ha approvato un'ordinanza che multa chi porta i rifiuti da fuori città. L'ordinanza è stata emanata in seguito alle lamentele dei cittadini residenti nella zona est di Brescia, giusto quella confinante con Borgosatollo e Castenedolo che da poco ha avviato anch'esso il sistema della calotta. Le proteste si riferivano all'aumento ingiustificato di spazzatura provocato da persone non residenti della zona che gettavano l'immondizia nei cassonetti di Buffalora e San Polo.
Un'altro aspetto che ha portato all'aumento della tassa dei rifiuti è il cosiddetto "fuori-cassonetto". Molti cittadini infatti, incivilmente, gettano la spazzatura sui marciapiedi. A causa di questi comportamenti il comune deve intervenire straordinariamente per rimuovere i sacchetti dai marciapiedi ed è ovvio che che questo lavoro ha un costo. Un costo però che non dovrebbe andare a carico dei cittadini onesti che con impegno e fatica fanno una corretta raccolta differenziata.
In molti comuni, il servizio di raccolta differenziata, nonostante gli aumenti della Provincia e dell'ISTAT, oltre ad aver raggiunto risultati eccellenti ha anche fatto risparmiare sulla tassa rifiuti. Un esempio concreto arriva dal comune Roncadelle, mica dall'estero o dallo spazio, che con il sistema del "porta a porta" ha fatto risparmiare i cittadini e ha raggiunto quota 70% di raccolta differenziata.
Un anno fa c'era chi mi chiedeva pazienza e serenità di giudizio ma credo che l'articolo che scrissi , purtroppo, raccontava già la versione che oggi è sotto gli occhi di tutti.