Fra tutte le furbate della Casta per mantenersi al potere e garantirsi delle poltrone in Parlamento senza faticare troppo, l’attuale legge elettorale, definita “PORCATA” dal suo creatore Roberto Calderoli, è certamente una delle peggiori. Il nostro Paese sta attraversando un momento molto difficile e ciò che la gente si aspetta è un segnale forte di cambiamento che provenga dalle Istituzioni. Siamo però amministrati da un Governo immobile che pensa solo a risolvere i guai giudiziari del Presidente del Consiglio e non a promuovere riforme per il bene dei cittadini italiani. Non potendo fare affidamento su un Parlamento di nominati, i comitati, le associazioni e i singoli cittadini hanno deciso che è arrivato il momento di scendere in campo per cambiare la legge elettorale. Lo scopo è quello di raccogliere 500 mila firme per abolire il “PORCELLUM” e ridare valore e dignità al voto di ogni singolo cittadino. Attraverso il referendum si punta a ritornare a una legge elettorale che consenta di sbloccare le liste, scegliendo il nome dei propri rappresentanti al loro interno, oltre alla proposta di eliminare il premio di maggioranza e di innalzare la soglia al 4% di sbarramento, più il diritto di indicare il candidato premier. Gli eletti, quindi, non sarebbero più nominati dai segretari di partito ma scelti tra i candidati attraverso la preferenza unica. L’attuale legge elettorale impone onorevoli e senatori nominati dalle segreterie dei partiti, liberi da qualsiasi controllo dell'elettore e del territorio. Un sistema dannoso per la democrazia del nostro Paese, che in questi anni ha creato solamente la perdita di fiducia nelle istituzioni e l’allontanamento dei cittadini dalla politica. In una sana e corretta democrazia, i parlamentari sono eletti dal popolo e a esso devono rispondere, ma purtroppo oggi non è così. Senza un rapporto diretto fra elettore ed eletto, è come dare un mandato in bianco al parlamentare, senza alcun vincolo con chi lo ha votato. Assistiamo sempre più spesso a politici che cambiano schieramento da un giorno all’altro secondo ciò che più gli conviene. L’episodio più famoso ed eclatante è quello del gruppo dei tre “Responsabili”, risalente al voto di fiducia al Governo del 14 dicembre scorso. Come detto da Nichi Vendola al termine della manifestazione della CGIL del 6 settembre, “cancellare il Porcellum è un atto d’igiene politica, istituzionale e culturale”. E’ giunto il momento che i cittadini tornino a scegliere i propri rappresentanti.
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