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Anversa, la ginnasta italiana torna sul podio dopo sei anni conquistando la
medaglia d'argento e la dedica alle vittime di Lampedusa.
A sei anni
di distanza dal bronzo vinto a Stoccarda e dopo il 4° posto raggiunto ai Giochi
Olimpici di Londra 2012, la bresciana Vanessa Ferrari torna sul podio
conquistando un bellissimo secondo posto nel corpo libero. Un successo sportivo
grandioso quello compiuto dall'atleta che il prossimo mese compirà 23 anni
considerato che le sue rivali hanno un'età compresa tra i 14 e 16 anni. La sua
prestazione dimostra che con l'impegno, la volontà e tanti sacrifici è
possibile raggiungere traguardi importanti superando ostacoli che all'apparenza
sembrano insormontabili. Un esempio sportivo per molti giovani che praticano
sport con la speranza di raggiungere i più alti livelli. Con la medaglia
d'argento di Anversa però, Vanessa Ferrari ha dimostrato di non essere solo una
bravissima atleta ma anche una persona dalla grande sensibilità umana. Vanessa,
infatti, non si è limitata a condividere la sua gioia con gli amici ma ha
voluto dedicare la vittoria anche alle vittime di Lampedusa: “Voglio dedicare
questa medaglia ai tanti ragazzi che sono morti nella tragedia di Lampedusa.
Come me nello sport erano alla ricerca di un sogno ma loro non ce l'hanno
fatta”. Parole semplici ma profonde che raccolgono la speranza e la caparbietà
di chi lotta per realizzarsi nella vita. Dopo una serie di delusioni sportive,
Vanessa c'è riuscita, è tornata sul podio, eppure a termine gara sembrava quasi
triste perché tante persone non hanno avuto la sua stessa fortuna, realizzare
il proprio sogno.
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